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Specialized Epic World Cup 2024 tutte le novità

Filippo20 Aprile 2023

Specialized ha presentato la nuova Epic World Cup 2024, una MTB da gare XCO e XCM con un nuovo schema di sospensione posteriore che fa a meno del Brain o di qualsiasi lockout e affida il suo comportamento ad un nuovo e specifico ammortizzatore con 110 mm di escursione all’anteriore e 75 mm al posteriore.

La nuova Specialized Epic World Cup è la bici del 20° anniversario da quando la prima Epic ha visto la luce nel 2003. Inoltre è una MTB full-suspension, in realtà, in realtà si tratta di un vero e proprio upgrade rispetto all’Epic HT.

Nuovo Ammortizzatore RockShox SID WCID

Ciò che forse ha attirato maggiormente l’attenzione è che l’ammortizzatore scompare sotto il tubo orizzontale. Una bici a doppia sospensione che va a sostituire una hardtail e non ha nemmeno il blocco dell’ammortizzatore. Genio o follia? Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra Specialized e RockShox che ha lavorato su questo progetto da 3 anni.

L‘ammortizzatore è un RockShox SID WCID specifico per l’Epic WC, con un design completamente nuovo e dotato del suo caratteristico funzionamento che determina il comportamento della ruota posteriore. Le parti interne sono ridisegnate in modo che, pur essendo parti convenzionali, funzionino in modo opposto a quello convenzionale e permettano di controllare il rapporto tra camera d’aria positiva e negativa. Vale a dire, se la camera negativa dell’ammortizzatore offriva la corsa quando veniva bloccata, in questo caso gestisce la stabilità del bloccaggio dell’ammortizzatore offrendo più o meno corsa in base al setup che viene impostato.

Inoltre, l’ammortizzatore non sarà mai completamente chiuso ma, in caso di forte impatto della ruota, si aprirà completamente per poi chiudersi nuovamente. Specialized offre infatti tre posizioni, che servono come riferimento (cioè non sono fisse) per comprendere o personalizzare il comportamento dell’ammortizzatore. A seconda dell’aria che lasciamo nella camera negativa, avremo un comportamento in “soft mode“, in “medium mode” o in “total firmness” (chiamato anche zero SAG).

La modalità soft è l’equivalente di andare con l’ammortizzatore in modalità aperta, la modalità media sarebbe l’equivalente di sistemi di ammortizzazione a tre posizioni propedal e simili, e la modalità firmness sarebbe l’equivalente di avere l’ammortizzatore bloccato.

In questo grafico si vede come cambia, in ognuna delle modalità, la soglia necessaria per attivare la corsa e la sua curva di progressività; ma in ogni caso il percorso è sempre lo stesso e finisce sempre a 75 mm alla ruota posteriore. Specialized sostiene che in realtà i 75 mm in posizione firmness è la stessa escursione che si ottiene su una full da 100 mm con il 25% di sag, quindi la perdita di escursione in questo caso non è così controllata come si potrebbe inizialmente pensare.

E come si arriva a questo comportamento senza un blocco esterno o interno? Per fare questo bisogna giocare con l’aria che lasciamo nella camera negativa quando facciamo il setup dell’ammortizzatore. A seconda del comportamento che stiamo cercando, svuotiamo la camera positiva dell’ammortizzatore e la manteniamo nella modalità desiderata, sganciando la camera negativa premendo per un paio di secondi l’apposito pulsante giallo, quindi riempiamo la camera positiva seguendo la tabella delle pressioni consigliate.

Tutto questo utilizzando solo una chiave a brugola da 4 mm (meglio a testa esagonale e non piatta per non danneggiare il tappo in gomma), una pompa per sospensioni e la tabella delle pressioni. Ovviamente sull’ammortizzatore si può regolare anche il rimbalzo e la compressione a nostro piacimento.

Telaio ancora più leggero

Ovviamente, un lancio di questo calibro deve essere accompagnato dall’introduzione di miglioramenti nel processo di fabbricazione del telaio per ridurre ancora di più il peso e la sua rigidità. Il telaio è realizzato in fibra di carbonio FACT 12M (la versione S-Works), che raggiunge un peso di 1.765 g con l’ammortizzatore SID WCID e l’hardware. La versione PRO invece è realizzata con fibre FACT 11M. Come dati, Specialized ha creato un sistema virtuale che ha analizzato i parametri (rigidità nei punti critici come movimento centrale, sterzo, leggerezza, etc.) con più di 100.000 telai diversi per scoprire qual’è il design più riuscito.

Geometrie

Anche il rinnovamento a livello di geometria è molto importante, raggiungendo un perfetto equilibrio tra HT ed EVO e sfruttando il meglio di ciascuno di essi.

Nella tabella delle geometrie possiamo notare un angolo di sterzo di 66,5º e un angolo tubo sella di 74,5º, con foderi orizzontali di soli 430 mm (la stessa lunghezza della Epic HT, 3 mm in meno rispetto l’Epic e 8 mm in meno rispetto all’Epic EVO). Con questo angolo sterzo e questi foderi orizzontali, l’interasse nella taglia M è di soli 1.150 mm, 15 mm in meno rispetto alla EVO, praticamente la stessa distanza della Epic e 33 mm in più rispetto alla Epic HT.

Manubri, reggisella, ruote e altre novità

Il modello S-Works sarà equipaggiato con il nuovo manubrio integrato Control SL Cockpit con larghezza di 780 mm (peso 250 g) e dal reggisella Control SL (peso 180 g). Sulla Epic è possibile montare reggisella telescopici da 30,9 mm di diametro con passaggio cavi interno.

La Epic WC è equipaggiata con ruote Roval Control SL, ruote larghe e leggere dal peso di 1.240 g per set, con un design asimmetrico e raggi sfalsati per offrire una grande rigidità laterale. Il cerchio ha una forma piatta e più ampia che aumenta la protezione contro le forature fino al 22%.

La versione S-Works ha un peso di 9,62 kg (in taglia M) con accessori come portaborraccia e supporto GPS di serie.

Gamma e prezzi

La nuova Specialized Epic World Cup 2024 sarà disponibile in due modelli con la versione S-Works e un modello Pro e anche nel solo telaio. Il gruppo trasmissione sulla S-Works è il nuovo SRAM T-Type Eagle nella sua versione XX con corone con potenziometro Quarq sullo spider e il nuovo pulsante Pod Controller, molto più comodo del precedente.